LINDOFAT
GRASSI PROTETTI OTTENUTI DA OLIO DI PALMA SAPONIFICATO O IDROGENATO ADATTI PER BOVINI, SUINI E POLLAME

 

NELLA DIETA DELLA BOVINA DA LATTE I lipidi, al pari dei glucidi, sono sostanze ternarie (carbonio, ossigeno, idrogeno) con funzioni essenzialmente energetiche sebbene siano, rispetto ai glucidi, in forma concentrata (9,5 Kcal/g) in quanto nello stesso peso racchiudono più del doppio dell'energia; praticamente sono riserve energetiche che vanno utilizzate quando il bilancio energetico è negativo. La gran parte dei lipidi è formata dalla congiunzione (esterificazione) degli acidi grassi con la glicerina ("gliceridi"); lipidi di composizione più complessa svolgono altre funzioni oltre a quella energetica. Gli acidi grassi insaturi sono in forma liquida o semi-liquida (oli) mentre quelli saturi sono in forma solida (grassi); i primi prevalgono negli organismi vegetali ed i secondi in quelli animali. Quando i lipidi (gliceridi) entrano nel rumine, sono scissi in acidi grassi e glicerina; i primi sono idrogenati (saturati) e successivamente o assunti dai batteri o riesterificati ed avviati verso l'abomaso. La scissione dei grassi è effettuata solo da una parte minoritaria della popolazione batterica dotata di lipasi e questo spiega la limitata capacità del rumine di metabolizzare i lipidi che, se in eccesso, rivestono la superficie batterica intralciando le fermentazioni. La sostanza secca dei vegetali (piante oleifere a parte) ha un contenuto lipidico modesto (2-5%) ma, data la ridotta sopportazione dei grassi da parte del rumine, queste quote non possono essere superate che di pochi punti percentuali per non deprimere le fermentazioni, nonostante sarebbe auspicabile utilizzare l'energia concentrata fornita dai lipidi durante la crisi energetica post-partum. La "grassatura" dell'alimento, ovvero l'utilizzo di fonti lipidiche in aggiunta ai lipidi contenuti nelle materie prime già utilizzate, è pressoché indispensabile quando la produzione supera i 35 litri di latte, ma non deve essere superata la quota del 7% sulla sostanza secca (somma dei lipidi degli alimenti e dei lipidi aggiunti), sebbene ci siano vacche che sopportano livelli lipidici sostanzialmente più alti. L'uso di grassi artificialmente protetti dall'aggressione batterica ruminale consente di valicare la soglia del 7%, anche se non di molto: un eccesso finirebbe nelle feci a causa della scarsa capacità digestiva (lipasi) dell'intestino dei ruminanti. I grassi protetti più comunemente utilizzati sono i saponi di calcio (sali di calcio degli acidi grassi) e gli acidi grassi idrogenati. La saponificazione consente la somministrazione di fonti lipidiche stabili ai normali valori di pH del liquido ruminale e quindi di lipidi non aggredibili o amalgamabili con i batteri ruminali; solo a livello abomasale il legame tra il calcio e gli acidi grassi viene scisso, liberando a livello intestinale gli acidi grassi stessi. L'idrogenazione (ovvero la saturazione degli acidi grassi insaturi) consente d'altro canto di innalzare il punto di fusione dei grassi in modo che essi superino il filtro ruminale senza interferire negativamente con le fermentazioni ruminali e possano raggiungere direttamente le sedi digestive intestinali. L'integrazione lipidica oltre ad aumentare l'energia aumenta anche la produzione di latte, sempre che vengano rispettati i limiti sopraccennati rispetto alla fermentazione ruminale.duplicato.
SAPONIFICATO
profilo degli acidi grassi
IDROGENATO
1,5%
C14 Miristico
1-2%
44%
C16 Palmitico
45-5'%
5%
C18 Stearico
42-475
40%
C18:1 Oleico
2-8%
9,5%
C18:2:3 Linoleico e Linolenico
1%
OTTO BUONI MOTIVI PER IMPIEGARE LINDOFAT IDROGENATO NELLE VACCHE DA LATTE E NEI VITELLONI
1. ALTO GRADO DI PROTEZIONE RUMINALE Prove della ADAS Feed Evaluation Unit (Regno unito) hanno evidenziato che il livello di protezione ruminale di LINDOFAT IDROGENATO è superiore al 90%. Non ci sono state interferenze con la digestione della fibra, con il pH ruminale e nel mantenere rapporti fra gli Acidi Grassi Volatili. Questa protezione è dovuta alla sua composizione ed alla idrogenazione degli Acidi Grassi Liberi, che determina un punto di fusione superiore alla temperatura del rumine.
2. ALTO LIVELLO DI DIGERIBILITA' LINDOFAT IDROGENATO contiene alti livelli di Acidi Grassi C16 (Palmitico) e C18 (Stearico), facilmente digeribili. I grassi al 100% basati su Acidi Grassi Liberi hanno un contenuto energetico maggiore e sono portati ad essere assorbiti più rapidamente rispetto a quelli costituiti da trigliceridi o Grassi neutri. Recenti prove della ADAS Feed Evaluation Unit mostrano che il valore della digeribilità di LINDOFAT IDROGENATO è oltre il 90%
3. ALTA CONCENTRAZIONE ENERGETICA LINDOFAT IDROGENATO è uno dei prodotti maggiormente energetici presenti sul mercato: fornisce infatti 38 MJ di energia per Kg, tre volte quella dei cereali e degli altri carboidrati. LINDOFAT IDROGENATO non contiene additivi né calcio. Può essere usato per produrre razioni ad alta concentrazione energetica e bassi dosaggi. Una recente prova condotta con metodiche ADAS ha posto a confronto diversi grassi "protetti" evidenziando i seguenti risultati: MJ/Kg ENERGIA GREZZA EN.MET.RUMINANTI LINDOFAT IDROGENATO 100% 40 38 Grassi Idrogenati di origine mista (100%) 34,8 27,0 Sali di Calcio degli AcidiGrassi da Olio di Palma (84%) 2,9 31,2
4. BUONA DISPERSIONE NEL PELLET L'inclusione di Grassi Liberi può incidere sulla qualità del pellet LINDOFAT IDROGENATO, grazie al punto di fusione tra 52 e 55°C, si scioglie alle temperature di pellettatura disperdendosi omogeneamente nel pellet ed evitando le fratture dovute a scioglimento incompleto. Gli effetti lubrificanti di LINDOFAT IDROGENATO possono inoltre contribuire ad aumentare la resistenza del pellet.
.5. BUONA APPETIBILITA' Molte fonti di grasso sono poco appetibili o hanno un odore sgradevole; ciò comporta rischi di riduzione dei consumi e maggiori costi per l'inclusione di aromatizzanti. LINDOFAT IDROGENATO è molto appetibile e il suo odore discreto lo rende adatto anche per essere usato nei mangimifici aziendali.
6. ALTO GRADO DI IDROGENAZIONE LINDOFAT IDROGENATO resiste meglio ai processi di ossidazione e irrancidimento. E' dimostrato che queste reazioni coinvolgono soprattutto gli acidi grassi insaturi, dando luogo a prodotti sgradevoli al palato e nocivi per la salute quali i perossidi ed i radicali liberi.
7. OTTIMA FORMA FISICA LINDOFAT IDROGENATO è una polvere chiara scorrevole e ben miscelabile agli altri ingredienti del mangime. LINDOFAT IDROGENATO è reso in sacchi da 25 Kg su pallets.
8.PROVE DI CAMPO CON LINDOFAT IDROGENATO LINDOFAT IDROGENATO equiparato ad altre fonti di grasso (Saponi di Calcio) ha mostrato miglioramenti della produzione e della qualità del latte. Tale incremento è stato imputato direttamente alla maggiore quantità di energia fornita. In una recente prova svolta nel Regno Unito, aggiungendo alla razione 250 grammi/capo/giorno di LINDOFAT IDROGENATO si è ottenuto un litro di latte in più al giorno. Il maggior costo della razione ha avuto un ritorno più che dupplicato.
Lindofat idrogenato per suini
Dosi: allattamento e svezzamento 4-6% - magroni 1% - finissaggio 2% - scrofe gestaz
ione e allattamento 3-4%
Lindofat idrogenato per polli
Dosi: In tutte le fasi 2,5-3%

 

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